L’utile riscoperta dei Quaderni Piacentini Difetti evidenti, ma nel 2017 hanno ancora i loro argomenti per scandalizzare i lettori Matteo Marchesini 18 GIU 2017
I moderni e l'ambiguità del riposo eterno Imparare che i Grandi Eventi e le grandi sofferenze non fermano la vita quotidiana può essere tremendo ma anche liberatorio Matteo Marchesini 29 MAG 2017
Liberate Gramsci dai cultural studies La paradossale originalità dell'ideologo sembra ormai offuscata dalla spy saga sulla Spectre togliattiana Matteo Marchesini 16 MAG 2017
Moralità e industria culturale Due sono i tipi di scrittori ora in voga: da una parte c’è il naïf che “prende in parola” le mode culturali e le riduce all’assurdo, dall’altra c’è il censore che disprezza la cosiddetta “banalità imperante” senza rendersi conto di farlo con un linguaggio altrettanto banale Matteo Marchesini 01 MAG 2017
Debenedetti e gli abissi del moderno Una raccolta di saggi del critico-scrittore che, per tutta la vita, si arrovellò intorno alla crisi che nel Novecento ha investito la rappresentazione della figura e delle avventure umane Matteo Marchesini 12 APR 2017
Quanto sono piatti e nauseanti gli incipit di certi romanzi italiani Un dato è oggettivo: ormai si sono moltiplicati i romanzi che credono di poter sostituire le immagini con roboanti didascalie per ciechi Matteo Marchesini 03 APR 2017
Il populismo narrativo nell'Italia degli scrittori "impegnati" Siamo davanti al tradimento del preteso impegno civile, l’accettazione di un “ruolo” corporativo e di una visibilità a cui non corrisponde nessuna reale “funzione” Matteo Marchesini 19 MAR 2017
Il torbido Oriani Intellettuale stravagante, narratore di razza. In “Vortice” o “Gelosia” scandaloso fino al kitsch. Uno scrittore di un secolo fa da riscoprire Matteo Marchesini 16 GEN 2017
Classiche stroncature Sfatare luoghi comuni, classici alla mano: Savinio per rottamare la passione per Celati, Orwell per i putiniani de noantri, Arendt per i nostalgici del partito-ideologico Matteo Marchesini 25 NOV 2016
Il romanzo della vergogna Da Omero a Conrad e Kafka, dal tragico al comico. Le alterne vicende letterarie di un sentimento. Nell'età moderna società e singolo si separano: e alla vergogna codificata, non vergognosa, se ne sostituisce via via una più insidiosa e intima. E’ il tarlo dell’autocoscienza individualista che rende difficile essere e agire come sarebbe degno. Matteo Marchesini 07 NOV 2016